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Patrizia Licata
Scrittore Collaboratore

I prossimi obiettivi dei CIO: fare governance e sedere nel board

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19 ago 202511 minuti
Allineamento IT aziendaleCIOLeadership IT

Il compito del Chief Information Officer, oggi, non è più solo quello di "far funzionare l'IT" o gestire l'infrastruttura, ma di essere un?catalizzatore e abilitatore della strategia di business attraverso la tecnologia. Per questo i 娇色导航vogliono essere riconosciuti come figure esecutive e salire ai vertici della C-suite. Ecco come AI e cybersicurezza stanno riplasmando il ruolo di questo manager.

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Credito: Shutterstock

I Chief Information Officer italiani aspirano a sedersi nel board: in un IT che si impone come alleato del business e creatore di valore, i 娇色导航si sentono pronti ad essere riconosciuti come leader che lavorano per la crescita aziendale e definiscono la strategia insieme agli altri executive. Anche quando il ruolo ufficialmente è più quello di un IT Manager, la consapevolezza diffusa è che il proprio posto è a fianco dei direttori, perché la missione della funzione tecnologica è di promuovere l’innovazione del business a tutto campo. L’IT non è “informatica”, ma abilitatore delle operation aziendali, ci hanno detto diversi manager. Se un tempo era il business che andava dal Chief Information Officer per chiedere di implementare una certa soluzione a supporto della propria attività, oggi è il 娇色导航che, conoscendo a tutto campo il funzionamento del business, propone attivamente – anche anticipando i trend – le tecnologie che migliorano le operazioni aziendali.

“Il Chief Information Officer non è un manager qualunque: è la figura che traina l’innovazione dell’azienda e deve costruire una roadmap valida e sostenibile per attuare la strategia aziendale”, ci racconta Armando Novara, 娇色导航e CISO di Intecs (Engineering services per mercati specifici tra cui aerospazio, difesa, traffic control e fintech). “Il 娇色导航è anche una figura in grande evoluzione: oggi il mio lavoro è concentrato sull’applicazione dei concetti di qualità e sicurezza e sulla compliance normativa. Al tempo stesso, devo mettere in campo tante soft skill”.

Per Marco Foracchia, Direttore del Servizio Tecnologie Informatiche e Telematiche dell’Azienda USL di Reggio Emilia – IRCCS, il cuore del lavoro è diventata la governance dell’IT.

“Per esempio, nei servizi cloud, il compito del mio team è di occuparsi di KPI, SLA e monitoraggio dell’erogazione dei servizi che decidiamo di portare su questa architettura”, spiega Foracchia. “Gli aspetti di progettazione tecnica e di gestione operativa è sano che siano acquisiti come servizi in outsourcing, pur mantenendo internamente le competenze per poterli monitorare e valutare”. 

Il primo compito del 娇色导航è occuparsi della governance

L’approccio vale per ogni altro servizio che la USL utilizza (Foracchia gestisce oltre 220 sistemi informativi, perché il settore della sanità impiega un insieme molto diversificato di tecnologie). La complessità è alta e il 娇色导航non si può occupare direttamente di attività operative: il suo compito si sposta su , progettazione architetturale di alto livello e supervisione.

“Questo fa la differenza nelle aziende sanitarie”, dichiara Foracchia. “In alcune, i servizi ICT interni sono ancora molto legati allo svolgimento delle funzioni tecniche. Ma le aziende sanitarie che hanno trasformato il loro ICT in un servizio che si occupa di progettazione strategica e architetturale di alto livello, di processi e di monitoraggio, con una visione più orientata all’attività clinica, riescono ad avere una divisione tecnologica all’avanguardia, capace di cambiare l’organizzazione e introdurre reale innovazione”. 

Il personale sanitario, osserva Foracchia, in passato era abituato a vedere l’IT come un team di “portatori di soluzioni tecniche”, non come “innovatori di processo”. Ma la vera trasformazione dell’azienda sanitaria si realizza quando l’ICT non è la funzione a cui rivolgersi per far acquistare un software o ovviare a un disservizio di rete, bensì “la funzione che ha la visione d’insieme dell’azienda e guida attivamente sia la decisione di acquisto sia il rinnovo dei processi, che sono parte integrante della strategia di digitalizzazione”.

Come cambia il ruolo del 娇色导航nell’era dell’AI

Anche per Tiziano Andreoli, membro Direttivo e delegato Lombardia del 娇色导航Club Italia, il Chief Information Officer è, innanzitutto, il direttore della governance tecnologica a tutto campo grazie alla visione olistica della propria azienda e del suo business. Questo ruolo chiave nella gestione si esalta oggi con la diffusione delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa.

Solo pochi anni fa, le imprese erano entrate in allarme per la diffusione dei dispositivi mobili – dai notebook agli onnipresenti smartphone – e al loro uso sia per le attività personali sia per quelle di lavoro. Un rischio per la sicurezza e la governance dell’IT che oggi si ripete con la GenAI: le persone sono sempre più abituate a usare le applicazioni come ChatGPT e a mescolare nello stesso prodotto tecnologico impieghi personali e professionali. Per il 娇色导航è una nuova bandiera rossa che si alza.

“Nell’era dell’AI”, nota Andreoli, “c’è la tendenza a portare la tecnologia al grande pubblico (pensiamo alla notorietà di ChatGPT, oltre che all’enorme diffusione degli smartphone next-gen potenziati dall’intelligenza artificiale), mentre in passato la tecnologia restava appannaggio degli addetti ai lavori. Questo fa sì che anche in azienda l’IT non sia più il depositario esclusivo di certe nozioni: oggi i colleghi conoscono le tecnologie da quanto viene pubblicizzato sui media tradizionali e sui social. In questo contesto l’IT assume l’importante compito di governare una conoscenza spesso superficiale e riportare l’uso delle tecnologie sotto l’ala della supervisione del CIO, diretta espressione della strategia aziendale”.

Secondo Andreoli l’Information Technology deve far conoscere le tecnologie per quello che sono al di là della propaganda del mondo esterno, dove appaiono spesso sotto un cappello scintillante di funzionalità eccezionali e pressoché zero rischi. 

“Per esempio, tutti noi abbiamo un’esperienza consumer dell’AI, ma non è detto che sia corretta, soprattutto se applicata al contesto aziendale”, osserva Andreoli. “L’IT deve sponsorizzare la governance della tecnologia a tutto il personale, promuovendo una gestione sicura dei dispositivi tecnologici e delle loro funzionalità. È necessario far capire ai colleghi che, con uno smartphone o un prodotto GenAI, alcune cose si possono fare e altre no, perché i dati gestiti dall’azienda hanno un grande valore. Anzi, forse è il momento giusto per imparare a gestire con la stessa attenzione anche i dati personali e le interazioni online. Io dico sempre: la tua data di nascita è preziosa come un brevetto”.

I nuovi focus: compliance e cybersicurezza

Per Novara di Intecs il lavoro del Chief Information Officer sta diventando sempre più complesso per effetto del corposo impianto normativo europeo sul digitale e delle sempre più stringenti esigenze della .

“Oggi il lavoro del 娇色导航implica maggiore attenzione alle norme e alla sicurezza. A volte incorpora anche tanta burocrazia”, spiega Novara, che nella sua azienda è anche CISO. “Il Chief Information Officer deve seguire la veloce evoluzione delle regole, come il GDPR, la , in cui noi ricadiamo, e gli eventuali standard in cui la propria azienda si è certificata; nel nostro caso, la ISO 27001. E poi dobbiamo essere sempre al passo con l’evoluzione delle tecnologie e delle proposte dei fornitori. Per questo è così importante fare formazione continua: non dobbiamo mai smettere di studiare”.

Al tempo stesso, l’aspetto umano deve rimanere. Anzi: deve essere rafforzato.

“Ho conosciuto 娇色导航laureati in filosofia o psicologia, a dimostrazione che quello che serve oggi è essere molto bravi nella comunicazione e nell’approccio human. Posso dire che si tratta di Chief Information Officer illuminati”, afferma Novara. “Le aziende sono fatte innanzitutto di persone. Anche in Intecs l’aspetto umano è un valore fondante. L’informatica è fredda, prevedibile, incanalata in processi chiari ma questo va compensato con l’attenzione alle esigenze delle persone e il 娇色导航ha proprio questo ruolo: essere un leader gentile, attento agli altri”.

È un aspetto condiviso da Andreoli: “La tecnologia sta facendo grandi progressi, ma, soprattutto oggi con l’intelligenza artificiale, sta anche sradicando il lato umano dell’organizzazione aziendale”, evidenzia il manager. “Il CIO, come ogni leader strategico, deve difendere e coltivare questo aspetto, perché la differenza la fanno le persone”.

Per Novara stiamo passando dalla tecnologia all’umanistica, con la grande incognita di vedere dove ci porterà una diffusione più pervasiva dell’AI, ovvero verso una preponderanza dell’aspetto tech oppure una rivincita di quello human.

State of the 娇色导航2025: il 娇色导航conta più che mai

Quel che è certo è che, nell’era dell’AI, i Chief Information Officer stanno entrando nel loro ruolo più strategico di sempre. Lo studio State of the 娇色导航2025 [in inglese] realizzato da Foundry (società di cui fa parte CIO.com) evidenzia come i leader IT ormai modellano la strategia aziendale, abilitano la crescita e guidano il cambiamento culturale.

Il sondaggio (cui hanno risposto oltre 900 leader IT e 250 professionisti delle linee di business) conferma che la leadership del 娇色导航si estende oltre la parte operativa per diventare “strategica”, come afferma il 52% degli intervistati.

I CIO, inoltre, guidano la crescita del business attraverso la tecnologia: sono sempre più ritenuti responsabili dei risultati aziendali, come la monetizzazione dei dati e la customer experience. Spesso i suoi compiti gli vengono assegnati dal CEO in persona: per esempio, guidare la trasformazione digitale aziendale.

Ancora, in tutto il mondo e in tutti i settori industriali, i 娇色导航stanno espandendo il loro ambito e molti gestiscono più di un ruolo. In Italia, in molti casi, è anche il CISO, è a capo delle strategie AI o è anche un innovation o digital officer.

In particolare, l’80% dei 娇色导航mondiali è responsabile della ricerca e della valutazione dei prodotti di intelligenza artificiale e questo li posiziona come figure centrali nelle strategie AI delle loro aziende.

Il 娇色导航vuole sedere nel board

Anche per Giacomo Morelli di Enegan (fornitore di energia elettrica e gas con un forte focus sulle fonti green e sulle imprese ed operatore telefonico), che pure dice di essere un “CIO old fashioned” perché si è formato quando il ruolo era concentrato sull’IT, il Chief Information Officer solo tecnico, oggi, non esiste più.

“Non siamo più – come si diceva una volta – i responsabili del CED; dobbiamo stare nella stanza dei bottoni”, afferma Morelli, “perché il 娇色导航è la figura che agevola la trasformazione digitale dell’azienda”.

Gli aspetti tecnici sono scontati, prosegue Morelli: “Conoscere – per esempio – SAP è come saper leggere e scrivere. Non perché sia facile, ma perché le sfide sono altre: oggi non possiamo non occuparci di cybersicurezza, AI e trasformazione digitale. L’imprenditore che lo capisce è più competitivo. Io lavoro in un’azienda IT-centrica che mi dà tutti gli strumenti e la capacità di investimento – pur se equilibrata con le nostre possibilità – e questo per il 娇色导航è molto importante”. In Enegan il budget IT assorbe l’1% del fatturato; il 10% di tale 1% viene investito nella cybersicurezza.

Le tre massime aspirazioni del 娇色导航oggi

Date le premesse che abbiamo descritto, è facile immaginare che il primo desiderio per un 娇色导航oggi è vedere riconosciuto il proprio ruolo strategico. Il 娇色导航vuole agire pienamente come un leader e un innovatore all’interno dei C-level. Non vuole più essere visto come il “tecnico di riferimento” che risolve i problemi o gestisce i sistemi, ma come un pari grado che siede al tavolo delle decisioni più importanti.

Morelli, come CIO, riporta al direttore generale, mentre come CISO (ricopre anche questa carica) direttamente al CdA. Quando quest’ultimo affronta argomenti tecnici, viene coinvolto anche come CIO. “Il 娇色导航deve far parte del team che prende le decisioni strategiche, è questa la sua aspirazione”, dichiara Morelli.

Un’altra aspirazione per questa figura è lavorare in un’azienda che ha compreso il ruolo della tecnologia come “innovazione, miglioramento della qualità del lavoro, della vita e dei processi”, secondo Andreoli. 

“L’ideale per un 娇色导航è stare in un’azienda che capisce che la tecnologia è un fattore per migliorare il lavoro e il business, perché è proprio il manager che aiuta ad adottare e usare al meglio la tecnologia e a capirne aspetti positivi e negativi”, dichiara Andreoli.

Altri 娇色导航ci hanno detto di voler essere riconosciuti come leader strategici che guidano la trasformazione aziendale riscrivendo i processi e facendo evolvere i modelli operativi. La capacità di dimostrare il valore della funzione tecnologica fa ottenere loro la “promozione” nel board.

Il valore generato per l’organizzazione si esprime in un IT che diventa un assistente per il business e abilitatore di innovazione. L’IT aiuta a mantenere il focus sulle attività strategiche e l’allineamento tra i vari attori aziendali. E quando questo viene compreso, il 娇色导航diventa a tutti gli effetti un executive.

Patrizia Licata
Scrittore Collaboratore

Giornalista professionista e scrittrice. Dopo la laurea in Lettere all’Università La Sapienza di Roma, ho iniziato a lavorare come freelance sui temi dell’innovazione e dell'economia digitale. Scrivo anche di automobili, energia, risorse umane e lifestyle. Da una ventina d’anni collaboro con le principali testate italiane su carta e web.

 

A regular contributor to 娇色导航Italia, Patrizia Licata is a professional journalist and writer based in Rome. After graduating in Literature at La Sapienza University in Rome, she began working as a freelancer on the topics of innovation and digital economy. She also writes about cars, energy, human resources, and lifestyle for various publications. For about 20 years, she has been collaborating with the main Italian newspapers on paper and online.

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